Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?

martedì 16 novembre 2010

Io, me e il clown di me stessa.

Indugio davanti allo specchio. Ultimamente lo faccio spesso. Non per una forma di vanità. Non per un vezzo narcisistico. Lo faccio perché ho bisogno di percepire cosa percepisce chi mi vede incontrando il mio sguardo e il mio sorriso. Non sono mai stata capace di dissimulare le mie emozioni, i miei stati d'animo, i miei moti interiori.
Non sono capace di ostentare un viso e di fare cattivo gioco. No, non è da me, e chi mi conosce e chi mi sa leggere, capta che dietro quelle rughe d'espressione si cela un'immagine che non è quella che è immortalata nella mia anima.
Indugio ancora, mi guardo, scandaglio me stessa. Prendo la mia trousse e mi trucco, mi trucco forte.
Parto dagli occhi che sono lo specchio del mio essere. Creo linea decisa sotto e sopra le palpebre, li nascondo dietro un nero per celare la loro luce, o la loro non luce. Passo nevroticamente strati di mascara, strati su strati che appesantiscono il mio sguardo. Stendo un velo di ombretto grigio, con un punto di luce perlato vicino alle sopracciglie. Guardo l'effetto che fa! Mi piace, uno sguardo pesante ma artificiale, sì, proprio quello che desideravo. Dissimulare la pesantezza dello sguardo usando espedienti artificiosi.
Poi passo alle guance. Hanno un pallore inusueto ultimamente, le coloro, con un tocco deciso di fard, scavando gli zigomi con un gioco d'ombre, voglio emaciare le mie rotondità, e smussare quell'aria tenera che mi contraddistingue....
Il risultato è eccellente. Uno sguardo inteso, un viso quasi virile, un'espressione forte che non teme confronti. Potrei sfidare il mondo così, ma non sono ancora appagata.
Passo alle labbra. Le bordo con una matita rossa, rosso vermiglio, rosso sangue, rosso amore. Hanno una forma deliziosa, sì, lo riconosco. Forse la parte che apprezzo di più del mio viso.
Poi passo a dipingere la tenera mucosa con un tocco di gloss, rosso, lucido, passionale, accattivante. Splendido risultato. Sì, senza ombra di dubbio. Ho creato un dipinto perfetto. Ma a che pro? Perché inficio il mio viso con tutti questi artifici? Perché devo modificare le pieghe delle mie espressioni? No, non è da me. Apro il getto d'acqua del rubinetto e tolgo via tutto quel lerciume. Lavo via quelle creme, quegli intrugli con un colpo deciso di mani. Posso essere il clown di me stessa con gli altri. Ma non voglio esserlo con me stessa. Posso volermi dipingere come un "Picasso", ma non vorrei mai avere esigenza di farlo, vorrei che le mie emozioni trapelassero dal mio sguardo, che la mia tristezza, quando ci sia, veli il mio sorriso, vorrei poter trasmettere gioia con la luce dei miei occhi, vorrei che si leggesse malinconia in quella ruga leggera che si forma sulla curva del labbro superiore. Vorrei mostrare la mia nostalgia, o la mia felicità, anche per piccole cose, ma vorrei che a trasmetterle fosse il mio viso. Con le sue linee morbide e con i suoi colori.
Non voglio trucchi, né falsi sorrisi. No. Voglio mostrare semplicemente me stessa. Con la parte migliore di me.

5 commenti:

  1. Sono d'accordo con te ma anche i colori hanno il loro significato. Se hai voglia di dipingerti fallo, non sarai una maschera ma solo la tua voglia di colore. Se avrai voglia di essere "pulita", resta così. Non essere severa giudice di te stessa. Sii come ti senti e non dimostrare nulla a nessuno.

    Ti abbraccio
    Joh

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  2. Ciao,quello che scrivi è giusto,alle volte si ha bisogno di una maschera,ma il dipingerla sui nostri volti non serve a illudere la realtà,quello che riesco a percepire dalle tue parole è molto bello ma anche triste,il lavare il viso rappresenta la forza e la rinascita,senza la paura di essere giudicati,una rinascita nella nuda realtà,il tuo testo anzi le tue sensazioni si prestano a varie interpretazioni.
    Buona giornata cara.

    Un grande abbraccio.

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  3. forse è più facile con un blog... in cui ci si mostra per quello che si è senza gli artifici del quotidiano dove le relazioni a volte appaiono viziate dalla realtà, ma con se stessi è bene non avere segreti...

    ^____________^

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  4. Ho sempre considerato il trucco come una maschera. Truccandoti puoi diventare qualunque persona vorresti. Io mi trucco ogni giorno, questo fa parte del mio lavoro.
    Nel tuo post ho visto una parte di me stessa, una parte di miei desideri, come:"vorrei poter trasmettere gioia con la luce dei miei occhi".
    Bello, complimenti.

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  5. Vi ringrazio per aver compreso il significato del mio post. Mi piace truccarmi, sì, lo ammetto, ma non lo faccio mai per nascondere la vera me stessa. Quella vorrei che venisse fuori sempre.

    Un abbraccio.

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